JUMPER12 |
||
Particolare della parte posteriore di un Jumper12. L'amo è unito al corpo con un doppio anellino |
||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Jumper12 Rosso con occhio 3D armato con amo n°6 Sergeant Decoy
Lunghezza: 12 cm.
Peso: 60gr.
Jumper12 Rosso con occhio 3D visto di lato
In evidenza i due grandi occhi del jumper 12
Un saltatore eccezionale
IL JUMPER (Jumper12, Jumperocchio)
Il suo nome dice tutto. E’ un saltatore nato e insieme a tanti altri fa parte di una famiglia di nuovi (almeno in Italia) artificiali esclusivamente recuperati in acque salse. Se andiamo a vedere dimensioni e peso ci accorgiamo subito che è stato ideato per predatori di grossa mole, mentre se osserviamo il profilo del corpo non possiamo fare a meno di immaginarlo schizzare sull’onda ora qua ora là senza mai riuscire ad andare sotto, prigioniero perenne della superficie marina. La sua forma simmetrica ci trae spesso in inganno rendendo difficile riconoscere la parte anteriore da quella posteriore e neppure gli occhi ci aiutano ad orientarci perché spesso mancano addirittura. In nostro aiuto vengono, però, l’unica grossa ancorina o l’unico amo di cui è dotato questo strano artificiale e così che eviteremo errori imbarazzanti.
Chi di voi non lo ha mai visto può facilmente immaginarselo pensando alla forma classica delle saponette. Rimane il dubbio di quale utilizzo possa essere fatto nelle nostre acque mediterranee. Un'esca grossa e pesante intorno all’etto, senza occhi, senza capo né coda, spesso monocromatica che necessita di canne lunghe fino a tre metri e poco più, come e dove potremmo mai lanciarla? Loro, gli americani, al di là dell’Atlantico, lo sanno bene: lo chiamano “surf fishing”. Pescano oltre l’onda, immersi a metà busto con waders o mute da sub. La loro preda abituale è il pesce serra. Hanno progettato canne particolari che permettano lunghi lanci e vi hanno abbinato artificiali aerodinamici. Ora, visto il successo che il surf fishing ha ottenuto oltre oceano, è facile pensare che anche nel Mediterraneo si possano trovare coste adatte a tale tecnica. Si conoscono le abitudini di alcuni pesci predatori come lecce, serra e ultimamente anche barracuda che si avvicinano per alcuni periodi sotto riva entro un raggio di azione di 100 - 150 metri. I primi spinners che hanno provato a pescare scegliendo le foci di alcuni fiumi hanno dimostrato, con le loro catture, che il nostro Mare nasconde, a “due passi“ da riva, grosse prede. Per catturarle dobbiamo solo superare col lancio la distanza che ci separa da loro. Ecco, quindi, oltre ai classici poppers e ai sempre presenti jigs, tutta una serie di artificiali aerodinamici e pesi che vanno sotto il nome generico di “surface lures”.
Il Jumper è uno di questi.
Cell.: 3280937272
e-mail (spliche@alice.it)
© Moreno Bartoli: tutti i diritti riservati.
E' espressamente vietata la riproduzione parziale o totale delle immagini e dei testi.