Un saltatore eccezionale
|
IL JUMPER…OCCHIO®
Il suo nome dice tutto. E’ un saltatore nato e insieme a tanti altri fa parte di una famiglia di nuovi (almeno in Italia) artificiali esclusivamente recuperati in acque salse. Se andiamo a vedere dimensioni e peso ci accorgiamo subito che è stato ideato per predatori di grossa mole, mentre se osserviamo il profilo del corpo non possiamo fare a meno di immaginarlo schizzare sull’onda ora qua ora là senza mai riuscire ad andare sotto, prigioniero perenne della superficie marina. La sua forma simmetrica ci trae spesso in inganno rendendo difficile riconoscere la parte anteriore da quella posteriore e neppure i due grandi occhi aiutano ad orientarci perché sono situati nella parte posteriore, al contrario, quindi, di quanto possiamo pensare … In nostro aiuto viene, però, l’unica grossa ancorina o l’unico amo di cui è dotato questo strano artificiale così da evitare errori imbarazzanti.
Chi non l’ha mai visto può facilmente immaginarselo pensando alla forma classica delle saponette. Esca snella, anche se pesa 40 grammi, con due occhi posteriori, spesso monocromatica, come e dove potremmo mai lanciarla? Loro, gli americani, al di là dell’Atlantico, lo sanno bene dove pescare e chiamano “surf fishing” quel tipo di pesca e “skipping lures” quel tipo di artificiali. Pescano oltre l’onda, immersi a metà busto con waders o mute da sub. La loro preda abituale è il pesce serra. Hanno progettato canne particolari che permettano lunghi lanci e vi hanno abbinato artificiali molto aerodinamici. Ora, visto il successo che il surf fishing ha ottenuto oltre oceano, è facile pensare che anche nel Mediterraneo si possano trovare coste adatte a tale tecnica. Si conoscono le abitudini di alcuni pesci predatori come lecce, serra e ultimamente anche barracuda che si avvicinano per alcuni periodi sotto riva entro un raggio di azione di 100 - 150 metri. I primi spinners che hanno provato a pescare scegliendo le foci di alcuni fiumi hanno dimostrato, con le loro catture, che il nostro Mare nasconde, a “due passi“ da riva, grosse prede. Per catturarle dobbiamo solo superare col lancio la distanza che ci separa da loro. Ecco, quindi, oltre ai classici poppers e ai sempre presenti jigs, tutta una serie di artificiali aerodinamici e pesi che vanno sotto il nome generico di “surface lures”. Il Jumperocchio è uno di questi.
|
Leccia catturata con il Jumperocchio Bianco
Serra di circa 4Kg. catturato con il Jumperocchio Giallo
|
Peppe65(forum Planetspin) ha scritto alcune sue considerazioni dopo aver provato il Jumperocchio La versione di cui dispongo, testarossa 2008, è in resina colorata, quindi offre una adeguata resistenza ai morsi dei predatori a cui e destinato. La forma è molto ben realizzata promette ottimi lanci ed un nuoto molto veloce, il grosso occhio certamente costituisce una grossa attrattiva. E' mia intenzione testarlo sia con una RR, con una tipica surfspin rod, la gloomis 'Buffalo' sur1266 e con una vera e propria canna da surfcasting, una Italcanna Bajamar - 4mt in 2 pezzi, 20-100gr, lanciando in una sorta di 'pendulum da pesca', per quel che mi riuscirà. Prova con la Russian River. Fin dal primo lancio, ovviamente non forzato, apprezzo l'ottima lanciabilità. Forzo i lanci successivi, osservando che la RR è impegnata al massimo, non tanto per i 45 gr. quanto per la massa e la forma. Comunque il disegno a 'goccia allungata', ben studiato, gli permette di ovviare a ciò conferendogli una discreta aerodinamicità. Ma il punto forte è certamente l'idrodinamica. In acqua il jumperocchio si produce in un bellissimo movimento wtd naturale, skippando rapido sull'acqua. Velocizzo il recupero (...il mulino era un tp 5000hg) e il movimento diventa frenetico e scomposto, con improvvisi scarti laterali più ampi che spesso fanno la differenza in termini di attrattiva. Risulta sensibile al variare dell'angolazione della canna : con la canna bassa il moto si scompone e solca l'acqua, alzando la punta parte un wtd saltellato molto piacevole. Nel complesso in recupero si muove ottimamente e lascia buone possibilità di 'variazioni sul tema'; nel lancio, nonostante l'oncia e mezza, preferirebbe leve almeno da 3 oz. Proverò a lanciarlo con la gloomis sur1266. Prova con la gloomis sur1266 L'accoppiamento canna/artificiale gia sulla carta appariva più azzeccato, e tale si è rivelato anche sul campo. Col jumperocchio le distanze raggiunte sono state ragguardevoli, nell'ordine dei 80-90mt con lanci tradizionali, sui 100 mt e più con una sorta di aeroground da pesca (misure prese sul trecciato pre-misurato).
|
|
|